"Non amo quell'uomo che teme
battaglia che contro i miei versi per uso si scaglia!"
articolo pubblicato su "Quarto Potere"
La
"musica alternativa".....che cos'è questo oggetto
misterioso? Già, perché allesoglie del 2000, dopo 30 anni in
cui questo vero e proprio fenomeno culturale si è diffuso, come
un passaparola, in tutta Italia e anche in Europa, nessuno è mai
riuscito a darne una definizione esauriente senza bollarlo con
uno specifico
connotato politico, che inevitabilmente ne limita l'analisi
storica e più strettamente culturale.
Innanzitutto vorrei ringraziare la redazione di questo giornale
per la fiducia che mi ha accordato dandomi la possibilità di
scrivere questo articolo, in quanto parlare di un argomento del
genere può essere, anche se non dovrebbe, piuttosto pericoloso.
In secondo luogo vorrei subito fare una dovuta precisazione:
quello che in questa sede mi propongo non è assolutamente fare
proselitismo politico; vorrei infatti solamente, per quanto nelle
mie possibilità, cercare di far uscire fuori da quella sorta di
ghetto culturale nel quale è stato per troppo tempo rinchiuso,
quello che è, per dirla con le parole dell'Archivio storico della Musica Alternativa , "il più complesso,
duraturo e macroscopico esempio di cultura sommersa che l'Italia
abbia mai riscontrato nel corso di tutta la sua storia".
Il fenomeno che intendo esaminare si è sviluppato ed è giunto
fino ad oggi in innumerevoli modi, con due sempre presenti comuni
denominatori : la caratterizzazione dei testi e la diffusione
"sotterranea".
La musica "alternativa" nasce a metà degli anni '70 ed
è così chiamata perché è "alternativa" a qualunque
forma di divulgazione commerciale, e lo è nei contenuti, nelle
forme e nel retroterra culturale da cui provengono coloro che
hanno scritto le canzoni.
Si parla di anni in cui il clima era molto teso: la destra era
una forza politica ghettizzata, gli scontri con la sinistra erano
giornalieri ed è in questo periodo che i ragazzi del Fronte
della Gioventù, con i Campi Hobbit, danno una forte risposta ai
grandi campi musicali che la sinistra organizzava in tutta
Italia.
E' proprio nei Campi Hobbit, (Lo-Hobbit era il protagonista dei
romanzi di Tolkien che diventerà un riferimento culturale
importantissimo per i ragazzi di destra ndr), che nasce la musica
alternativa. Si tratta di canzoni che parlano di mondi
cavallereschi, degli scontri di tutti i giorni, delle
manifestazioni di piazza, a volte anche con riferimenti evoliani:
queste, che potremmo definire canzoni ribelli, saranno il
collante di un ambiente che all'esterno trovava solamente
ostilità, a volte addirittura odio, e che per sopravvivere aveva
necessariamente bisogno di una fortissima coesione all'interno.
L'influenza del mondo tolkeniano e di Evola è molto forte nella
musica alternativa, che spesso parla del mito dei cavalieri,
dell'onore, della purezza, del rimanere "sopra le
rovine". Oltre ai modelli ed ai riferimenti culturali dei
giovani che le scrivono è poi molto presente, nei testi delle
canzoni, la vita di tutti i giorni, e quindi la celebrazione
delle grandi manifestazioni (vedi la prima canzone di Massimo
Morsello, "Il battesimo del fuoco", scritta dopo il
corteo contro il carovita a Roma nel novembre 1977), ed il
ricordo di chi non c'è più, di chi è stato ucciso dal sistema
o dalla fazione opposta (per esempio "Generazione '78"
di Francesco Mancinelli e "Piccolo Attila" di Gabriele
Marconi).
Dal punto di vista strettamente musicale, la musica alternativa
degli anni '70 è caratterizzata da arrangiamenti classici,
melodici e assai semplici: questo ha consentito molte volte, alla
fine di una manifestazione, di improvvisare un concerto
semplicemente con una chitarra ed un altoparlante.
Se consideriamo che la musica "alternativa" è a
tutt'oggi un fenomeno nascosto e sotterraneo, si pensi a cosa
poteva essere 20 o 30 anni fa: la diffusione avveniva solo
tramite cassette registrate artigianalmente e fatte girare nelle
sezioni del FdG o del Fuan di tutta Italia. Non c'era nessun tipo
di pubblicità sui mass media e per tornare alle parole del sito
dell'Associazione culturale Lorien, "si è assistito in
questi anni ad un gigantesco "passaparola"......in
pieno secolo della comunicazione globale siamo pertanto di fronte
a un potente movimento culturale sommerso, che ha coinvolto ormai
più di due generazioni".
E' anche vero che la musica alternativa degli anni '70-'80 era,
per i giovani di destra, la compagna delle notti di affissione,
dei Campi Hobbit, dei pomeriggi passati nelle sezioni. In un
contesto culturale e politico del genere quindi, sarebbe stato
estremamente difficile per qualcuno all'esterno dell'ambiente di
destra apprezzare quel tipo di riferimenti culturali e
ideologici.
Se allora è vero che la musica dei Campi Hobbit veniva
apertamente e consapevolmente ghettizzata dall'intellighenzia
culturale di quegli anni, è anche vero che erano le stesse
canzoni alternative che spesso non riuscivano a far sentire
partecipe la maggioranza dei giovani, quelli che non avevano
interessi politici, quelli che vivevano nel "tranquillo
mondo esterno". Si potrebbe quindi dire che la musica
alternativa viveva in quel periodo nel mondo del "Noi felici
pochi": erano tutte canzoni con una marcata matrice
ideologica che faceva da colonna sonora all'attività politica di
quegli anni.
I nomi dei gruppi e dei solisti più noti che hanno dato vita
alla tradizione musicale di quegli anni sono la Compagnia
dell'Anello, nome preso dalla tradizione tolkeniana, gli Amici
del Vento, gli ZPM, e tanti, tanti altri che sarebbe troppo
difficile ricordare tutti in questa sede.
Con questo articolo non si pretende infatti di esaurire
l'argomento: si vuole solamente cercare di porre all'attenzione
del lettore il significato della musica alternativa, le sue
sfaccettature, il motivo della sua nascita e della sua crescita.
E riteniamo che sia importante parlarne su un giornale che non
sia assolutamente di parte, facendo in modo di rivelare questo
"arcano" a tutti i ragazzi, senza alcuna pregiudiziale
politica.
Con l'avvento degli anni Novanta nuovi gruppi e nuove tendenze
musicali arricchiscono il panorama della musica alternativa; si
assiste poi ad un notevole miglioramento tecnico, con le prime
produzioni anche su CD e con i primi video dei concerti.
Dalla musica solo per la struttura militante, quella per
intenderci in cui solamente un militante poteva e può
rispecchiarsi, negli anni '90 si passa a nuovi tipi di
arrangiamenti e ad un diverso impatto con il pubblico.
Tra le novità emerse negli ultimi anni sul panorama musicale va
citata la musica "Oi" dei gruppi skin, che hanno
anch'essi un circuito di produzione, diffusione ed esecuzione
"alternativo", anche se diverso da quello
esaminato fin ora.Dicevamo, gli anni '90. Cade il Muro di Berlino
e anche se gli scontri tra blocchi ideologici opposti non
scompaiono del tutto, almeno si affievoliscono notevolmente in
confronto a quanto accadeva 20 anni prima.
Ora infatti il fare politica può essere inteso anche come
qualcosa che va oltre la pericolosità dello scontro fisico
giornaliero: si va quindi verso un vero e proprio rinnovamento
anche del fenomeno "musica alternativa", sebbene i
canali di diffusione rimangono gli stessi. Il gigantesco
"passaparola" che era iniziato 20 anni prima infatti
continua, di sezione in sezione, di militante in militante. Va
detto poi che anche nell'ambito di questo fermento di
rinnovamento le canzoni che hanno caratterizzato gli anni '70-'80
(da quelle di Marcello de Angelis, della Compagnia dell'Anello,
passando per Gabriele Marconi e Massimo Morsello) rimangono
comunque salde nella memoria della comunità militante, che
ritrova le sue radici, il suo passato, il suo momento di vera
unione continuando a cantare quelli che possono essere definiti
come dei veri e propri inni generazionali. Si pensi per esempio a
"Terra di Thule", "A Piero", o "Champs
Elysés" della Compagnia,
"Canti assassini" di Massimo Morsello, "Noi felici
pochi" di Gabriele Marconi, "Boia chi molla" degli
ZPM: tutte canzoni che sono un vero e proprio libro aperto della
canzone alternativa per la base, giovanile e non, dei movimenti
di destra.
Partendo dalle "radici profonde che non gelano mai" e
da una pressoché identica matrice ideologica, sorgono ora nuovi
gruppi, ragazzi che cercano di caratterizzare il proprio tempo
dando vita ad un nuovo tipo di musica: dal folk melodico si passa
a sonorità più propriamente rock; dalla musica solo per la base
militante, si cerca di produrre qualcosa che permetta di
trasmettere le proprie idee anche al grande pubblico.
Anche qui sarebbe troppo difficile e complesso citare con
esauriente completezza tutti i nomi di questi nuovi gruppi; ne
ricordiamo comunque alcuni: Londinium SPQR, Intolleranza, Tempo
Scaduto, i gruppi del progetto Musicazione, ZetaZeroAlfa. Questa ovviamente
non vuole e non pretende di essere una lista completa dei gruppi
attualmente in circolazione.
Per cercare di entrare più nello specifico, e ringrazio fin
d'ora Persiko degli Aurora, mi sono fatto dare il documento
del progetto "Musicazione", che esprime pienamente la
volontà di quattro nuovi gruppi musicali di uscire dal ghetto,
di svecchiare la "musica alternativa", di dare vita ad
un genere degli anni '90 che possa anche piacere anche a chi non
è un militante.
Qui riporto esattamente le parole del documento:
"Musicazione nasce per dare nuova vita e slancio alla musica
nell'ambiente giovanile di Alleanza Nazionale e per aiutare sin
dalla formazione attraverso la crescita fino ad eventuali lanci
sul grande pubblico i giovani musicisti del nostro ambiente.
Fermamente convinti che la musica possa essere un veicolo
formidabile per la diffusione di valori e stili di vita, con
Musicazione vogliamo dare un organicità ai molti fermenti
musicali che vi sono oggi nella giovane destra italiana in
particolare nell'area di Azione Giovani. Nel solo 1998 abbiamo
visto l'uscita di 4 gruppi composti da militanti della nostra
struttura giovanile, 4 gruppi che pur provenendo da luoghi
geografici e situazioni politiche differenti hanno in comune uno
"stile": i Rockaforte già attivi nella città di
Verona e nel Triveneto da qualche anno, gli Aurora di Roma che
hanno esordito per la prima volta proprio durante la convention
di Verona nel febbraio '98, i DDT dalla Comunità militante di
Milano e gli Indole, militanti del paese di Capoterra in
provincia di Cagliari." I quattro gruppi di Musicazione,
durante la II festa nazionale di Azione Giovani (Roma, settembre
1999), hanno fatto uscire, in occasione del decennale della
caduta del Muro di Berlino, un cd, intitolato "OltreMuro!". Già dalla copertina si
può notare che si è cercato di dare vita ad un nuovo stile,
studiato per imporsi ad un pubblico più vasto. In questo cd ci
sono dodici canzoni, tutte inedite tranne una cover degli ZPM
riarrangiata dai DDT, che ricordano la caduta del Muro di
Berlino, ripropongono tematiche importanti come la droga, la
militanza di tutti i giorni e rievocano vicende del passato con
una canzone dedicata a Sergio Ramelli, militante di destra
assassinato a Milano durante gli anni di piombo. A mio parere è
veramente degna di nota la canzone dei DDT "Oggi mi sento
strano": una canzone totalmente atipica per la "musica
alternativa" in quanto fatta di sonorità rock, stupendi
giri di chitarra, testo formidabile. Veramente molto bella. Un
giudizio "di parte" ovviamente per quanto riguarda gli
Aurora: gruppo della comunità romana è stata per me una vera e
propria rivelazione dal demo '98 in poi. Belle canzoni, stupendi
gli accordi: ogni loro concerto diventa incandescente per la
carica che riescono a trasmettere. Stupendi i testi delle loro
canzoni su "Oltremuro!", che trasmettono in pieno
quello che dovrebbe essere lo spirito della "nuova", se
così si può chiamare, musica alternativa. Il natale del 1999
vede anche l'uscita della seconda produzione di Musicazione: un
mini-cd natalizio, intitolato "Il ghigno feroce del
Natale", realizzato molto bene con 4 cover dei gruppi di
Musicazione e una canzone inedita degli ZetaZeroAlfa. Si tratta
dell'ennesimo passo verso la novità: un cd pieno di colori,
didascalie, disegni. Qualcosa che sicuramente potrebbe
interessare un qualunque ragazzo, anche non intensamente
impegnato in politica. Altro fenomeno musicale degno di nota è
quello degli ZetaZeroAlfa. Sicuramente a qualcuno questo nome non
sarà nuovo: quante volte infatti vi siete chiesti "chissà
cosa significano questi adesivi che tappezzano tutta Roma".
E' presto detto: è il loro simbolo. E' un gruppo che rivoluziona
tutto quanto, il gruppo innovazione, il gruppo in movimento, il
gruppo che incarna un fulmine a ciel sereno, un gruppo che
"non sa stare al gioco". Per spiegare in poche parole
il significato del nome del gruppo cito le parole del loro sito "...ZetaZeroAlfa indica il
veloce evolversi delle situazioni, la ciclicità degli eventi, la
sonorità meccanica dei nostri tempi e l'implacabile metamorfosi
dell'uomo e del suo ambiente...". Il loro disco di esordio,
"La dittatura del sorriso" è qualcosa di splendido:
sonorità nuove, splendidi arrangiamenti, qualità ottima.
Addirittura sul numero uscito in edicola a dicembre di Psycho, la
nota rivista per "metallici", è uscita la recensione
del cd degli ZetaZeroAlfa e una loro traccia sul cd allegato alla
rivista: una rivista non di "parte" per la prima volta
tratta un gruppo di rock alternativo, tanto per farvi capire
quanto possano essere bravi! Che dire.....speriamo che la musica
alternativa si diffonda per radio come gli adesivi degli
ZetaZeroAlfa in tutta Italia! Infine ecco una dichiarazionee di
Persiko, degli Aurora, che ringrazio per l'aiuto che mi ha
fornito: "Per concludere ti consiglio di seguire la strada
dell'europeismo, ovvero far presente che quella tensione ideale e
politica che abbiamo verso un'Europa culturalmente unita dalla
sua storia è ritrovabile appieno nella musica alternativa.....
dove è possibile trovare co-produzioni Italo spagnole
("Isla della memoria" - ovvero gli Hyperborea in
Spagnolo - con dedica del disco a IAN MOTZA e un altro Rumeno
della legione di Codreanu che andarono a combattere, e a morire,
al Fianco di Franco e Della Falange nella guerra di Spagna ) e
Italo inglesi (l'ultimo delle "Terre di mezzo" , gruppo
che fa ballate tradizionali europee). Poi c'è lo stesso
"Vox Europa" con gruppi Francesi ,Spagnoli (che fanno
una canzone dedicata a Claretta Petacci) , tedeschi (sui gulag
uno e su Odino altri) , Italiani (Europa dei Londinium e Federico
Barbarossa i Tempo Scaduto) , inglesi . La musica alternativa ha
una sua internazionale e si sta organizzando."